“Costellazioni” il Nuovo Album de : “Le Luci della Centrale Elettrica”

"Costellazioni"

“Per … continuare a misurare la distanza dei pianeti da Te”

 Dopo tre anni di quiete, per altro ben adiacente alla tipologia di artista rappresentato, Vasco Brondi e “Le Luci della centrale Elettrica” ritornano con il nuovo album “Costellazioni”, un nuovo lavoro che diventa il quinto prodotto completo dopo gli esordi nel 2007 con l’album omonimo del nome della band. Dopo il primo del 2007 sono succeduti “Canzoni da Spiaggia deturpata”, “Per ora Noi la chiameremo Felicità” e l’allegato di Repubblica XL “C’eravamo abbastanza amati”, questo nuovo lavoro, “Costellazioni”, è un nuovo modo di porsi nel panorama dell’ambito e più in particolare un modo nuovo di porsi verso la propria produzione.

Innanzitutto un particolare prezioso per capire il nuovo album è il numero di tracce contenute, ben 15, una nuova frontiera che i gruppi musicali della nuova generazione non lesinano a proporre. In seconda battuta le sonorità di “Costellazioni” risultano molto più leggere rispetto ai seppur superbi melodici punkmelodiosi suoni dei precedenti dischi, questo nuovo lavoro si avvicina ad una nuova linea più riflessiva e meno “urlata” e “contro” che aveva caratterizzato Brondi negli anni scorsi. Uno spunto di riflessione è il linguaggio molto pacato del cantautore, molto soft, un linguaggio “molto appropriato” rispetto alla musica proposta. Il contenuto delle canzoni è legato alla vita sentimentale ed emozionale dell’uomo, dell’uomo Brondi e dell’uomo in genere, spiritualità ed accostamenti letterali che convincono.

Entrando nelle parole del cantautore “Costellazioni” è un album che racconta Storie, Storie che finiscono bene, Storie che finiscono male o che non finiscono. Mi permetto di completare le dichiarazioni dell’autore dicendo che le Storie di Brondi e di “Costellazioni” abbiano come comun denominatore il rumore del silenzio, il sordo incedere della vita che bagna i nostri corpi con quella particolare voce soffice che viene definita Storia. Tutto questo accompagnato da chitarra e pianoforte sopra il resto. In diverso approccio rispetto alla precedente discografia entra di diritto il tema spirituale, che in riferimento alle sonorità diventa coincidente con l’utilizzo del pianoforte come strumento vezzeggiativo delle parole e dei contesti espressi.

Diventano significative a tal proposito i testi di : “La Terra, l’Emilia, la Luna”, “Le ragazze stanno bene”, “I Sonic Youth”, “Una cosa spirituale”, “Punk sentimentale”, “Padre nostro dei satelliti”…. concludendo con quest’ultima di rimando al tema spirituale abbinato ai nostri giorni: “…Sia fatta la tua volontà così in cielo come nelle risse dei bar del centro e prega per la fine della mia gioventù, forse resterà per l’eternità su Youtube.”