Sofferenza post-sterilizzazione: appello di una madre 20enne al mondo

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Londra – Centinaia donne non sanno a cosa vanno incontro, quando pensano alla sterilizzazione in funzione della “libertà”, che la scomparsa del rischio di gravidanza comporta. E’ questo l’appello che due madri molto giovani lanciano alle donne di tutto il mondo dal Regno Unito: sono Wendy Owen, 25 anni, ed Anne Grant, 20 anni. Entrambe avevano deciso di rivolgersi alla moderna medicina per sottoporsi all’operazione di sterilizzazione, che comunemente prevede la legatura delle Tube di Falloppio. Queste ultime sono particolari strutture dell’apparato riproduttivo femminile e permettono alle ovaie di rilasciare nell’utero gli ovuli fecondabili dagli spermatozoi.

Ciò che Anne e Wendy hanno sperimentato sono gli effetti conseguenti alla suddetta operazione chirurgica, indicati tipicamente come Sindrome Post-Legatura delle Tube. I sintomi variano a seconda della suscettibilità della donna soggetta a questa sindrome, ma comunque è accertata la loro comparsa in gran parte dei casi. La maggiore problematica legata a SPLT è legata alla mancanza di afflusso sanguigno alle ovaie, che comporta un rapido declino di estrogeno e progesterone nell’organismo femminile. Si tratta di due ormoni steroidei, di cui, però, l’estrogeno è il principale presente nella donna, mentre il progesterone aumenta durante la gravidanza.

Le due donne hanno accusato forti dolori addominali ed alla schiena, subito dopo l’operazione di legatura delle Tube, senza nominare le conseguenze psicologiche più comuni, tra cui insonnia, irritabilità, paranoia ed altre. Il servizio sanitario inglese non ha affatto supportato Anne, che è stata indotta dai medici a pensare di essere semplicemente psicologicamente suggestionata: “I medici mi dicevano che in realtà ero una malata immaginaria e che i dolori che accusavo non erano reali”, ha accusato la 20enne. Le donne che ricorrono alla legatura delle Tube di Falloppio sono centinaia ogni anno: l’operazione non è definitiva e si può chiedere l’intervento medico per l’inversione dell’operazione. Tuttavia, i risultati di questa procedura non sono certi e non è sicuro neanche l’ipotetico ritorno alle condizioni antecedenti l’operazione di legatura. L’appello di Anne e Wendy, così giovani eppure già così provate dalla vita, è volto proprio a quelle centinaia di donne che ogni anno credono di poter risolvere le problematiche legate ad una nuova gravidanza con la sterilizzazione.