Cuccioli vivisezionati: “Nati per morire”, il video traumatizza il web

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Cuccioli cresciuti e poi uccisi dai ricercatori

Londra – La visione di questo video è sconsigliata ai soggetti sensibili: dura cinque interminabili e strazianti minuti la registrazione di “Nati per morire“. Si tratta della testimonianza degli animalisti della British Union for the Abolition of Vivisection sulle crudeltà che alcuni istituti per la ricerca scientifica inglesi attuano su cuccioli di cane e gatto. Questi animali, come si può notare all’inizio del video, vengono allevati proprio ai fini di essere sottoposti ad esprimenti di dubbia eticità e rispetto delle normativa internazionale per la tutela degli animali. Nascono e crescono in laboratorio, dopo di che qualche esemplare può essere scelto per procreare una nuova generazione di cuccioli, mentre i suoi fratelli, raggiunta la giusta età, accolgono il proprio triste destino.

Forse addormentati, poi vivisezionati e sventrati su un tavolo di laboratorio, i cuccioli giungono così al termine della propria breve e triste vita. Per questo motivo, vi consigliamo di non visionare il video in basso, se sapete di non poter resistere alle scene cruente che esso presenta: il corpicino viene girato e rigirato durante l’esperimento, mostrando a chi ha filmato il tutto una vera panoramica. Addirittura, durante la registrazione del filmato si può sentire un ricercatore dire: “Facciamo in modo che i pezzi di carne servano a qualcosa“, frase che risuona quasi come fosse il motto di un’epoca, la nostra.

Da circa un secolo, la BUAV si batte per i diritti degli animali utilizzati nella ricerca scientifica, dove gli esaminatori tendono spesso e volentieri a non curarsi delle condizioni di vita, o di morte, dell’animale. Gli esperimenti sono spesso condotti con grande cura verso l’esito che gli scienziati desiderano ottenere, ma i casi in cui le cavie sono maltrattate o, peggio, vivisezionate non sono certo rari e quello odierno ne è una evidente prova. La stessa BUAV segnala che il video, nonostante riporti soltanto le vicessitudini esperite dai cuccioli di cane, si riferisce anche ai gatti del laboratorio in esame, anch’essi “Nati per morire” nella sperimentazione.

“Born to Die” – “Nati per Morire”