Sochi 2014 – Il medagliere italiano olimpico si arricchisce ulteriormente. A far brillare l’Italia ci ha pensato Carolina Kostner che ieri sera ha conquistato un bronzo storico per il pattinaggio programma libero.
Carolina sfata così la “maledizione delle Olimpiadi” che l’aveva accompagnata dal 2006. A Torino doveva essere la sua Olimpiade, ma svariate cadute le hanno impedito di conquistare l’oro. Stessa storia per le Olimpiadi del 2010 tenutesi a Vancouver. A Carolina Kostner le Olimpadi non hanno mai portato bene, fino a ieri sera, quando ha fatto una gara superba conquistando un meritatissimo bronzo.
Carolina Kostenr è scesa in pista serena come mai prima d’ora. Nel programma corto ha stabilito il suo record personale, danzando sulle note dell’Ave Maria di Schubert come mai aveva fatto in passato. Nel programma libero, nel momento clou, stavolta non ha tradito: accompagnata dal Bolero di Ravel è partita benissimo, ha tenuto duro quando la stanchezza si è fatta sentire nei salti conclusivi, ha concluso con l’eleganza che tutti, da sempre, le riconoscono. Sochi non ha potuto fare altro che riconoscere la maestosità di quest’atleta e l’ha premiata con una fantastica medaglia.
Il punteggio di 216,73 pone la Kostner alle spalle della koreana Yuna Kim, campionessa uscente da Vancouver, seconda con 219,11. E della russa Adelina Sotnikova, oro con 224,59. Carolina poteva tranquillamente essere d’argento ieri sera. Infatti il primo posto dato alla Sotnikova è piuttosto discutibile. La russa si è dimostrata inferiore alla Kim e anche la Kostner poteva batterla tranquillamente. Ma si sa che gli atleti di “casa” vengono sempre avvantaggiati in queste competizioni.
Nessuna polemica sul punteggio da parte di Carolina Kostner, che oggi si gode una storica medaglia conquistata con fatica. Questa era l’ultima possibilità per la nostra atleta di vincere una medaglia olimpica, infatti alle prossime Olimpiadi a Pyeongchang nel 2018, Carolina Kostner avrà 31 anni, non troppi ma comunque tanti in uno sport precoce come il pattinaggio artistico. Quindi facciamo tanti complimenti a Carolina e speriamo comunque di vederla a Pyeongchang nel 2018.
Fonte: Il Fatto Quotidiano
