Roberto Saviano confessione clamorosa: “Scrivere ‘Gomorra’ mi ha rovinato la vita”

Roberto Saviano

Roberto Saviano – Lo scrittore Roberto Saviano si racconta in un’intervista al giornale “El Pais“. Al quotidiano Saviano racconta di aver distrutto la propria vita a e quella dei suoi famigliari dopo la pubblicazione del suo primo romanzo “Gomorra. Infatti lo scrittore vive sotto scorta dal 13 settembre 2006, quando appunto il suo primo libro uscì.

Mai prima d’ora le confessioni di Roberto Saviano sono state così esplicite, infatti lo scrittore ha dichiarato:

Non credo sia nobile aver distrutto la mia vita e quella delle persone che mi circondano per cercare la verità. Avrei potuto fare lo stesso, con lo stesso impegno, con lo stesso coraggio ma con prudenza, senza distruggere tutto. Invece sono stato impetuoso, ambizioso“.

Saviano continua dichiarando che non sa se scrivere “Gomorra” sia stata una buona scelta. Non solo perchè ha “rovinato” la sua vita e ha limitato la sua libertà, ma anche perchè questo libro gli ha provocato dei problemi psicologici notevoli, infatti lo scrittore ammette di far uso di psicofarmaci:

Sul serio. Già adesso ho bisogno di psicofarmaci per tirare avanti e non era mai accaduto prima. Non ne faccio abuso, ma a volte ne ho necessità. E questa cosa non mi piace per nulla. Per questo spero che prima o poi questa storia finisca“.

E Saviano, infine, va al cuore del problema, una ricerca della verità e un’esigenza di raccontarla che sono diventate, con un’accelerazione dovuta alla vita sotto scorta, due ossessioni, lo scopo e forse il senso di un’esistenza in parte bruciata:

Se tu anteponi un obiettivo, la verità, la denuncia, a qualunque altra cosa della tua vita, diventi un mostro. Un mostro. Perché tutte le tue relazioni umane e professionali sono orientate a ottenere la verità. Forse alla fine sarà nobile, una cosa generosa. Tuttavia la tua vita non si converte in generosa, le relazioni diventano terribili.

Fonte: Blogosfere.it