Cittadella: adolescente si suicida per colpa dei bulli in rete

La schermata iniziale del sito Ask.fm, accusato di favorire il cyberbullismo
La schermata iniziale del sito Ask.fm, accusato di favorire il cyberbullismo

 

Cittadella – “Scusatemi, sarò con voi e vi guarderò da lassù”. Poche, semplici parole, scritte su un bigliettino indirizzato agli amici più stretti, prima del drammatico salto nel vuoto, dai piani alti dell’ ex hotel Palace di Cittadella. Si è spezzata così la vita della 14enne Amnesia (questo il nickname utilizzato dalla ragazza in rete), adolescente padovana fragile ed insicura, a seguito della sua prima – e, purtroppo, ultima – delusione amorosa, incitata dai cyberbulli a compiere il drammatico gesto.

Una morte tanto assurda quanto crudele quella della teenager padovana, la cui unica “colpa”, se può essere definita così, è stata quella di essersi iscritta alla chat anonima Ask.fm, già nel mirino degli esperti dopo il suicidio della studentessa inglese Hannah Smith, coetanea di Amnesia, che ad agosto si tolse la vita, dopo essere stata pesantemente insultata sul social network.

Sulla pagina di Amnesia, adolescente problematica che già aveva postato sul social Ask alcune foto che ritraevano lamette, braccia tagliate e disegni inquietanti, fioccavano insulti e pesanti istigazioni: “Secondo me tu stai bene da sola! Fai schifo come persona”, scriveva un utente anonimo. Gli fa eco un altro pesante messaggio: “Spero che uno di questi giorni taglierai la vena importantissima che c’è sul braccio e morirai!!!!”. Alla fine, la ragazza non ha retto e, arrivata al vecchio albergo dismesso sito a Cittadella,  ha deciso che la soluzione a tutte le sue sofferenza fosse farla finita così, in maniera veloce ed indolore. L’ hotel era già tristemente noto per essere stato luogo del delitto di un altro suicidio: nel 2008 un 17enne si tolse la vita gettandosi dal tetto, quando l’ albergo era ancora in funzione.

Il corpo senza vita di Amnesia è stato ritrovato dai genitori che, allarmati dal biglietto che la figlia aveva loro indirizzato, avevano da subito allertato le forze dell’ ordine. E’ stato il padre ad identificare, in quel corpo sul selciato vicino l’ hotel, quello della propria bambina, trovato per caso mentre la cercava tra le erbacce che circondavano lo stabile di Cittadella, nella vana speranza di ritrovarla ancora in vita. Sta ai carabinieri, adesso, scoprire le cause che hanno portato Amnesia a compiere il folle gesto; a tal proposito, gli inquirenti hanno già posto sotto esame il profilo Ask della ragazza, nel tentativo di identificare il branco che avrebbe istigato la giovane al suicidio. Purtroppo, bisogna registrare l’ incremento dei decessi dovuti alla piaga del cyberbullismo, che sta diventando la principale causa di morte tra i giovanissimi.