Terra dei Fuochi, decreto approvato in Senato: il via al risanamento

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Per la salvezza degli abitanti della Campania, che hanno sentito maggiormente l’emergenza nella zona denominata “Terra dei Fuochi”, è passato a legge il decreto che permetterà l’attuazione dei provvedimenti per il riscatto di un territorio fortemente inquinato dai rifiuti. Il Senato non ha apportato modifiche al testo originario, ma la votazione non è stata unanime: contro i 174 voti favorevoli, ben 58 contrari, tra cui quelli di M5S e Lega Nord, e 12 astenuti. Tra i principali fautori della lotta alla corruzione delle istituzioni, che hanno permesso lo sversamento e la combustione clandestina dei rifiuti nei territori della Terra dei Fuochi, causando la morte di generazioni intere di abitanti locali, Don Maurizio Patriciello ha espresso il proprio entusiasmo per quello che egli stesso ha ritenuto soltanto il trampolino di lancio di una grande opera di recupero del territorio: “La Terra dei Fuochi finalmente è diventata un problema nazionale e questo è avvenuto grazie al lavoro dei volontari”, ha dichiarato lo storico sostenitore della causa. Sulla stessa linea si pongono i senatori del Pd eletti in Campania: Angelica Saggese, Pasquale Sollo, Vincenzo Cuomo e Rosaria Capacchione, confermando che il decreto “dispone le misure fondamentali per cancellare il fenomeno dei roghi e cominciare ad affrontare il fenomeno dello smaltimento illegale di rifiuti nella regione e le sue drammatiche conseguenze.” Le misure per il recupero del territorio, a detta dei senatori, prevedono “uno screening sanitario della popolazione e il controllo di sicurezza del territorio; il reato penale di combustione illecita di rifiuti, punito con la reclusione da 2 a 5 anni; risorse per le bonifiche, impiegando una parte dei fondi confiscati agli ecomafiosi campani e mutuando i severissimi protocolli previsti per l’Expo 2015 per evitare le infiltrazioni della criminalità organizzata.” Uno spiraglio di luce, dunque, per una terra, ormai, considerata morta.