Navi clandestine giapponesi cacciano balene: animalisti in allarme

Un'immagine caricata oggi da Sea Shepherd per la denuncia di sei navi giapponesi

Balene – Sydney. La caccia alle balene è notoriamente ritenuta illegale nella maggior parte del mondo, ma molti cacciatori continuano indisturbati a praticarla, aumentando le probabilità di estinzione di questo mammifero marino. In Giappone, le sanzioni contro chi venisse sorpreso a cacciare balene sono diventate molto alte e la condanna può toccare anche i 15 anni di carcere, eppure i cacciatori sono stati sorpresi appena pochi giorni fa da alcuni animalisti australiani, che hanno fatto degli scatti di tre carcasse di balena sventrate sul pontile di una nave giapponese. La lotta degli animalisti continua ad andare avanti, ma questo tipo di clandestinità non può essere fermata neanche dalle leggi, perché questi criminali “lavorano le carni direttamente sulle navi da pesca”, come affermato da Bob Brown, presidente di Sea Shepherd Australia, al Daily Mail, da cui le foto scattate dagli animalisti hanno fatto il giro di tutto il mondo. In realtà, a permettere questo scempio contro la natura sarebbe anche lo stesso governo giapponese, che non ha risposto in alcun modo agli appelli del Ministro degli Esteri neozelandese, Murray McCully, di limitare la pesca nelle acque dove la legge vieta la caccia alle balene, mentre l’Agenzia della Pesca giapponese ha affermato di aver seguito “un piano di ricerca presentato alla IWC”, ovvero la Commissione internazionale per la caccia alle balene. Gli animalisti diffidano da queste affermazioni, poiché sono anni che Sea Shepherd ed il Giappone si scontrano su questo problema, ma, finché il governo giapponese non attuerà norme più severe contro la caccia alle balene, la causa non potrà essere vinta.