Politica: tutti vogliono cambiare le cose, ma tutto resta immutabile

gattopardo

 

Da oltre venti anni la lotta politica italiana si è ridotta a mera rappresentazione teatrale buona per i media, ma non per il popolo, il quale attende da decenni le riforme, che da egual tempo i politici definiscono “indifferibili”.

Fino a questo momento c’era un genio del marketing come Berlusconi, il quale ha puntato sul lato esteriore delle cose piuttosto che sulla sostanza, e, colpevolmente, i suoi avversari si sono uniformati alle sue strategie comunicative. Ma e adesso’?

Se il buon giorno si vede dal mattino sembra che niente sia cambiato con un Renzi, che copia paro paro le strategie del Cavaliere, per essere sempre al centro dell’attenzione del chiacchiericcio dei “retroscenisti“, i giornalisti che si prestano al “teatro” dei politici per dare l’impressione che ci sia una aspra lotta tra di essi, quando, in realtà, tutto resta immutabile. Renzi, sarebbe più credibile nei suoi propositi di cambiamento della situazione italiana se portasse in parlamento proposte di legge o emendamenti, come fa il M5s, il quale sulle sue proposte vede sempre il voto contrario del partito di Renzi.

Ieri, infatti, è stato tutto un susseguirsi di prese di posizione al contenuto della “letterina” del nuovo segretario del Pd, con conseguente profluvio di interviste televisivi e articoli di giornale. Oggi Renzi rilancia riunendo la direzione del suo partito a Firenze e ricomincia la solita giostra.