Supervulcano di Yellowstone: “Potrebbe seppellire mezzo mondo” (FOTO)

 supervulcano di Yellowstone

ll vulcano sotterraneo che si trova sotto il parco nazionale dello Yellowstone è uno dei dieci supervulcani – elenco in cui sono inclusi i Campi Flegrei (Napoli) – monitorati dagli scienziati, che hanno scoperto avere dimensioni molto più grandi di quanto finora si pensasse. Una sua eruzione avrebbe un impatto devastante su tutto il clima mondiale. Ad affermarlo sono gli scienziati dell’Università dello Utah (Usa). Attraverso l’analisi dell’attività sismica, gli scienziati hanno determinato che il vulcano sotterraneo si estende per oltre 90 chilometri e raggiunge una profondità di circa 14 chilometri. Risultati che secondo i ricercatori portano ad affermare come la camera magmatica sia di 2,5 volte più grande rispetto alle stime precedenti.  Bob Smith dell’Università dello Utah ha dichiarato: “Abbiamo lavorato sul luogo per un lungo periodo di tempo e fin da subito pensavamo che il vulcano fosse più grande di quanto stimato, ma questo risultato è stupefacente.”

L’ultima eruzione del super vulcano dello Yellowstone risale a circa 640 mila anni fa e ha creato una nube di cenere in grado di coprire tutto il Nord America. I ricercatori avvertono che se il vulcano dovesse scoppiare oggi, con le attuali misure, “Conseguenze devastanti colpirebbero il mondo intero ed influenzerebbe le sorti del clima“: si ritiene infatti che le eruzioni precedenti del vulcano fossero 2.000 volte più potenti rispetto a quella avvenuta nel 1980 sul Monte St. Helens, nello stato di Washington.

Nel 2004 la BBC aveva prodotto un documentario sul vulcano di Yellowstone. Nel filmato gli esperti presentavano uno scenario catastrofico: 25 milioni di morti nella prima settimana, l’80% degli Usa coperto da ceneri vulcaniche ed il 20% diventato inabitabile. Zolfo e ceneri nell’atmosfera farebbero diminuire le temperature globali di 5 o addirittura 15 gradi centigradi bloccando i monsoni asiatici e causando milioni di morti per carestia. Steve Sparks, geologo dell’Università di Bristol, spiegava che ”Queste non sono soltanto speculazioni scientifiche. Questi eventi sono rari in proporzione alla storia umana, ma nella storia della geologia sono relativamente comuni. Si devono mettere in atto piani simili a quelli di preparazione ad una guerra nucleare. Le varie nazioni devono avere un piano per le provviste di cibo, ripari ed evacuazioni.” Altri esperti sottolineano che le uniche misure da adottare sono quelle volte al contenimento dei danni. ”L’umanità potrebbe sviluppare un modo per modificare la traiettoria di un asteroide, ma non troveremo mai il modo di fermare l’eruzione di un supervulcano. L’unica strada è il contenimento dei danni”

Fonti: ilfattoquotidiano