Russia, arrestati oltre 380 estremisti nella caccia all’immigrato

Una foto che testimonia la gravità degli scontri con le autorità russe
Una foto che testimonia la gravità degli scontri con le autorità russe

Estremisti – Mosca. E’ legato al tragico episodio di giovedì sera, il trambusto che ultimamente in Russia ha visto polizia e nazionalisti in forti scontri: proprio giovedì, un 25enne della Capitale, Yegor Shcherbakov, è stato pugnalato da un immigrato dav dellaanti agli occhi della sua fidanzata ed è morto. Gli estremisti nazionalisti si sono subito mobilitati per una vera e propria caccia all’uomo, culminata in diversi scontri con le autorità. Tali scontri hanno portato, per altro, a lesione per almeno 29 persone, soprattutto quelli definiti “ultra-nazionalisti”. Sono 380 gli arrestati, ma le ricerche dell’immigrato “non slavo”, potenzialmente musulmano e quasi sicuramente con pelle scura, continuano tra le vie della città e del circondario. L’arresto da parte dei poliziotti in tenuta antisommossa è avvenuto a Biryulyovo, quartiere della parte meridionale della capitale russa, a seguito delle violenza attuate dagli estremisti ai danni dei vari esercizi commerciali che ospitano immigrati o gestiti da essi stessi.

Il precedente episodio che viene ricordato con una simile portata fu quello in cui lo scontro tra immigrati e nazionalisti russi, seguito dalla polizia, arrivò fino alle mura del Cremlino, nel lontano dicembre 2010. In quel caso, si trattò della reazione degli estremisti dopo l’uccisione di un cittadino dopo una partita di calcio. Il colpevole, in quel caso, fu arrestato e fu confermato che si trattava di un immigrato proveniente dal Caucaso settentrionale.

Foto 2: un ragazzo strattonato dalle autorità
Foto 2: un ragazzo strattonato dalle autorità